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Le vaccinazioni del coniglio

Il coniglio domestico deve essere vaccinato contro due malattie virali: la mixomatosi e la malattia emorragica virale (MEV).

Sono malattie specie-specifiche, pertanto non sono contagiose per animali di specie diversa e per l’uomo.

 

MIXOMATOSI

E’ una malattia che si può trasmettere per mezzo di insetti e artropodi vettori (pulci, zanzare, pidocchi, flebotomi) o per via diretta per contatto tra un animale malato e quello sano. La sintomatologia è variabile, possono comparire abbattimento, scolo oculare e congiuntivite, edema degli organi genitali, rigonfiamenti cutanei a carico principalmente della testa, ma anche della regione dorsolombare e degli arti; difficoltà respiratorie, anoressia. Nelle forme acute della malattia la morte sopraggiunge nel giro di 1-2 settimane.

 

MALATTIA EMORRAGICA VIRALE (MEV)

Il virus che causa la malattia è altamente patogeno; il tempo di incubazione è di 24-76 ore e l’ evoluzione della malattia è molto rapida (in conigli di età superiore ai 2 mesi la mortalità può raggiungere anche il 100%). La diffusione del virus nell’ ambiente può avvenire  attraverso le feci e altri escreti (urine, lacrime..) del coniglio infetto, pertanto la trasmissione della malattia può essere diretta (da infetto a sano) ma anche indiretta mediante zanzare, mosche e pulci. Il coniglio infetto può presentare abbattimento, gravi difficoltà respiratorie, estensione degli arti anteriori, testa sollevata, in un 10% dei soggetti si verifica fuoriuscita di sangue dalle narici e dall’ano. La morte sopraggiunge per una serie di alterazioni dei meccanismi di coagulazione del sangue, con conseguenti emorragie in tutti gli organi.

 

MEV 2

Si tratta di un virus (RHDV2) mutato dal virus classico che causa la malattia emorragica virale, e che quindi può infettare i conigli vaccinati solo per la MEV classica. La situazione epidemiologica attuale vede RHDV2 ampiamente presente oramai da alcuni anni in tutta Italia, in tutte le tipologie di conigli (rurali, selvatici, industriali e pet) ed è di gran lunga più diffuso di RHDV “classico” avendo trovato una popolazione sostanzialmente vergine. Oggigiorno presso la sede dell'IZS della Lombardia (Centro di Referenza nazionale per le malattie virali dei lagomorfi), vi sono almeno 2-3 casi di RHD a settimana e ogni 20 casi di RHDV2 (MEV2) se ne vede uno di RHDV/RHDVa (MEV classica) e questo probabilmente grazie all’ampio impiego della vaccinazione negli allevamenti, nei rurali e nei pet e forse anche per una immunità di popolazione acquisita dai selvatici nel corso degli anni. Viceversa la popolazione cunicola è sostanzialmente scoperta nei confronti di RHDV2, se si esclude quella buona fetta di allevamenti industriali che sono ricorsi all’uso del vaccino stabulogeno dopo importanti ondate epidemiche negli ultimi anni (il primo caso in Italia di RHDV2 è del giugno 2011). Alla luce di ciò, risulta importante vaccinare i conigli da compagnia anche per questa malattia.

 

La vaccinazione è un metodo efficace di prevenzione verso queste tre malattie: il protocollo vaccinale viene deciso in ambulatorio sulla base dell'età del coniglio e della sua storia clinica.